Un’antologica di Giulio D’Anna di eccezionale valore storico alla LeoGalleries di Monza
15 opere di Giulio D’Anna, di cui alcune veramente iconiche del suo periodo dell’ “aeropittura fantastica”. D’Anna, senza essere mai salito su un aeroplano in vita sua, racconta la sua terra dall’alto, la Sicilia, con riferimenti culturali pieni di luce e di colori. Contributo critico dello storico dell’arte, esperto di futurismo, Maurizio Scudiero. Dal 26 novembre al 14 gennaio

Monza. Italia.
Sabato 26 novembre, alle 17.30, la galleria Leogalleries di Monza inaugura una nuova mostra futurista tutta incentrata su Giulio D’Anna e la sua aeropittura. “Una mostra super storica, con opere che emozionano anche noi” commentano le galleriste Daniela Porta e Grazia Casiraghi. La galleria è particolarmente legata al periodo storico e fa da anni un lavoro di ricerca e di divulgazione culturale circa la discussa corrente artistica.
Giulio D’Anna
“Giulio D’Anna è stato a lungo, e ingiustamente, snobbato dalla critica militante – commenta Maurizio Scudiero, maggiore esperto della corrente futurista in Italia – Sino agli anni Ottanta del ‘900, cioè fino a che Enrico Crispolti, con la mostra “Ricostruzione futurista dell’universo”, si è avventurato oltre la soglia del 1915, l’attenzione sul Futurismo era ristretta alla cerchia dei fondatori e in particolare a Boccioni. Inoltre prima della ‘scoperta’ dell’Aeropittura da parte della critica (che data 1929) era problematico occuparsi di futuristi come D’Anna, Tato, Ambrosi, Di Bosso. Recentemente, la valorizzazione di D’Anna è partita dai puntuali studi di Anna Maria Ruta e dell’Archivio dei futuristi siciliani, e poi dall’estero, dalla mostra tenutasi a Londra nel 2018, che ha sancito l’importanza internazionale dell’artista”. Oggi le opere di D’Anna sono battute dalle case d’asta londinesi con una base d’asta media di 10/15.000 sterline. Con prospettive di crescita.

Aeropittura fantastica
Dal 1928 al 1931 D’Anna si concentra sulla “aeropittura fantastica”, raccontando la terra dal cielo. Con particolare affetto per la sua terra natia. Nell’opera Sicilia, del 1936, per esempio “D’Anna ha saputo rappresentare tutta la sua regione – spiega Salvatore Carbone, curatore dell’Archivio dei futuristi siciliani – da Trapani a Catania, un insieme di simboli come la Madonna di Tindari e l’Etna, il treno e il fiume Simeto. Al centro dell’opera l’aeropittura fantastica che è cifra dell’autore, con il paesaggio dipinto con precisione e ricco di dettagli“. E senza essere mai salito su un aereo in vita sua. In esposizione anche importanti collage.“Non dimentichiamoci che D’Anna fu anche libraio, per lui la carta stampata era linguaggio pittorico”, aggiunge Carbone.

Arte sacra futurista
A proposito di pittura dal Cielo (dove la c maiuscola non è un refuso), D’Anna si dedicò anche all’arte sacra, secondo i principi enunciati dal Manifesto di Arte Sacra Futurista, pubblicato il 23 giugno 1931, sulla Gazzetta del Popolo. Alcuni particolarmente degni di nota recitano: “Soltanto gli aeropittori futuristi, maestri delle prospettive aeree e abituati a dipengere in volo dall’alto, possono esprimere plasticamente il fascino abissale e le trasparenze beate dell’infinito. Ciò invece non è consentito ai pittori tradizionali, tutti più o meno legati dall’ossessionante realismo, tutti ineluttabilmente terrestri e quindi incapaci di innalzarsi fino ad un’astrazione mistica”. E ancora: “Soltanto gli aeropittori futuristi possono far cantare sulla tela la multiforme e veloce vita aerea degli Angeli e l’apparizione dei Santi”. Oppure: “Soltanto gli artisti futuristi ansiosi di originalità ad ogni costo e sistematici odiatori del già visto, possono dare al quadro, all’affresco e al complesso plastico la potenza di sorpresa magica necessaria per esprimere miracoli“.
Come sarebbe interessante se la LeoGalleries ci proponesse come prossima esposizione una mostra sull’arte sacra futurista.
Alle 17.30 del 26 novembre ci sarà un intervento critico del prof. Scudiero e il giorno successivo, presso la Biblioteca di via Italia 27, a Brugherio, lo stesso Scudiero terrà una conferenza dal titolo “Dal futurismo alla purilumetria“, in occasione della mostra su Alessandro Bruschetti (iscrizioni gratuite su www.mostrabruschetti.it oppure in diretta video sul canale YouTube della Biblioteca di Brugherio).

INFO
Leogalleries, via De Gradi 10, Monza 26 novembre 2022 – 14 gennaio 2023 mar – sab 10:00/13:00 – 15.00/19.00
Foto di Elena Borravicchio