Al teatro Franco Parenti di Milano in scena fino al 16 ottobre lo spettacolo “L’appuntamento ossia la storia di un cazzo ebreo”, tratto dal bestseller d’esordio della scrittrice tedesca Katharina Volckmer, per la regia di Fabio Cherstich.

Milano, Italia.
Un flusso torrenziale di parole, che pare provenire direttamente dall’anima
Tratto dal bestseller d’esordio della scrittrice tedesca Katharina Volckmer, “L’appuntamento” è il racconto della vita e soprattutto del disagio emotivo ed esistenziale di un personaggio prigioniero degli schemi di una società bigotta e conservatrice.
La storia di un gatto che abbaia, come si definisce la protagonista, e che, come tale, non riuscirà a conquistare il cielo.
Un flusso torrenziale di parole, che pare provenire direttamente dall’anima, che ti inchioda alla poltrona e ti rapisce con l’incalzare della narrazione incentrata sui temi dell’identità e della memoria.

Forte, molto forte, la presenza del corpo sulla scena
Un racconto di voce e corpo che spazia dalla confessione a un impassibile chirurgo di fantasie sessuali, alla descrizione di incontri di sesso nei bagni pubblici, alla critica della cucina tedesca e, per finire, all’impossibilità di sentirsi a proprio agio in un corpo di donna.
Forte il linguaggio; “Perché scoparsi un pezzo di plastica se non per salvaguardarsi il cuore?”, si chiede la protagonista. Forte, molto forte, la presenza del corpo sulla scena, ulteriormente rafforzata dalle caratteristiche del busto indossato dalla bravissima Marta Pizzigallo, diretta da Fabio Cherstich.

Foto dall’alto: Noemi Ardesi. Luca del Pia (2).
Maila Costa