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Al via la 36° edizione del Festival “MILANOLTRE”

Uno sguardo nuovo che recupera la dimensione internazionale è focalizzata la 36° edizione del Festival MILANOLTRE intitolata 1986 – 2024 Back To The Future si terrà dal 27 settembre al 16 ottobre principalmente al teatro Elfo Puccini con un appuntamento al Pac e in altri luoghi della città. La kermesse si rivolge quest’anno a: Francia, Argentina, Canada/Québec, Israele, Libano, Senegal, Messico, India, Belgio, Poloni, oltre le realtà più interessanti del nostro paese.



Milano, Italia.

Quest’anno il Festival punta sul ricambio generazionale

Dopo un lungo percorso iniziato nel lontano 1986, quest’anno il Festival punta sul ricambio generazionale a 360°. 36 anni di storia in 30 appuntamenti di spettacolo. Un nuovo status come Impresa Sociale, nuove sezioni dedicate ai giovani in formazione e l’avvio di politiche green policy con l’adesione alla campagna di Treedom insieme al Teatro dell’Elfo. Dopo due anni condizionati dalla pandemia recuperiamo in primo luogo la dimensione internazionale fulcro che si rivolge quest’anno a: Francia, Argentina, Québec, Israele, Libano, Senegal, Messico, India, Belgio, Polonia accanto alle realtà più interessanti della nostra nazione.


Tra le novità le Conferenze-Danzate

Il Festival inaugura il 27 settembre con la prima nazionale de La question des fleurs, un’opera collettiva prodotta in Québec nella quale i due danzatori Danny Morissette e Daphnée Laurendeau, coppia nella vita e sul palcoscenico, danno corpo alle immaginazioni e alle visioni di quattro menti creative: Andrea Peña, Christophe Garcia, Dominique Porte e Ismaël Mouaraki.

Tra le novità dal 9 al 13 ottobre MILANoLTRE presenta una delle novità di questa edizione, le Conferenze-Danzate Tra le attività ormai imprescindibili nella linea artistica di MILANoLTRE il fitto calendario di Masterclass (20 appuntamenti).



Beethoven diventa un audace viaggio di sensazioni

Tra gli artisti attesi, Alfonso Baron & Luciano Rosso che, con la loro poetica irriverente fatta di ibertà totale, formale, estetica e politica, sono al Festival con due creazioni: Un Poyo Rojo titolo che dal 2008 ha avuto una media di 120 rappresentazioni e, il 2/10 ore 20.30, in prima nazionale Dystopia. La Compagnie Cas Public da Monreal il 4-5/10 è in scena con 9 (prima nazionale) che ha come protagonista Cai Glover, ballerino professionista con disabilità uditiva che ha fatto del suo limite una risorsa danzando qui sulla monumentale grandezza della 9° sinfonia di Beethoven che diventa un audace viaggio di sensazioni.


Con Kristo in prima nazionale Roberto Zappalà

Il 7/10 alle ore 20.30 in prima nazionale, Roberto Zappalà in Kristo si compone di visioni, immagini e suoni che lasciano libera l’immaginazione con un montaggio (e smontaggio) di parole dagli autori più disparati che convergono nella voce e nel corpo di un nuovo Cristo. Atteso anche il ritorno il 14/10al festival dell’irrefrenabile Louise Lecavalier/Fou Glorieux che in Stations balla ininterrottamente su un palco delimitato da quattro colonne di luce.

Le immagini sono tratte dalle scene di Kristo di Roberto Zappalà. Photo Serena Nicoletti

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